INCONTRO CON L’AUTORE: DAMIANO MARINI, LA MUSICA È NELLA MIA TESTA

di Elena Dicasillati 2DL

Il 29 gennaio ho avuto l’opportunità, insieme alla mia classe 2DL e ad altre dell’istituto, di assistere a un incontro con Damiano Marini, scrittore, ma anche atleta e soprattutto maestro di vita.

La musica è nella mia testa (2022) è il suo primo libro. Il libro racconta la sua storia, quella di un ragazzo di neanche trent’anni con una laurea, un lavoro, una casa e tutto un futuro davanti, che a causa di un incidente in moto perde l’uso delle gambe. Come Damiano ha sottolineato, in realtà la vita non è mai del tutto programmata, non si è sicuri di niente tranne che del presente, e lui ne è l’esempio più lampante. Lui che ha dovuto ricostruirla pezzo per pezzo la sua vita. E chi come me ha potuto incontrarlo e sentirlo raccontare la sua storia può rendersi conto di come ci sia riuscito e di quanta forza e tenacia questo percorso abbia richiesto. Ha raccontato dei suoi momenti bui, di quando si chiedeva il perché di ciò che era successo e soprattutto perché fosse capitato proprio a lui. Poi, con il tempo, ha realizzato che piangersi addosso non era la soluzione. Che la società si aspetta proprio questo comportamento e per questo compiange le persone con disabilità, prova pena. Lui non voleva questo e ha ripreso la sua vita in mano perché ha capito che la disabilità è davvero negli occhi di chi guarda, come dice l’introduzione al suo libro.

Si è ripreso in mano la sua vita di prima, a partire dallo sport, che ha sempre amato. Ha provato la subacquea, per poi dedicarsi all’handbike, che l’ha reso campione italiano di paraciclismo nel 2023.

Ha lasciato il suo precedente lavoro di ingegnere per dedicarsi a nuovi progetti: ha scritto La musica è nella mia testa, si allena quotidianamente per mantenere la sua passione per lo sport e dal 2022 è testimonial del progetto “I Talents”, dove dà lavoro a ragazzi dello spettro autistico, aiutandoli a sviluppare le loro passioni. Tra alcuni dei loro lavori troviamo “Rampe di Lego”, un’iniziativa finalizzata ad abbattere le barriere architettoniche tramite la realizzazione di rampe non grigie e noiose, ma allegre e colorate, perché costruite con pezzi di Lego riciclati. In questo modo la città diviene più accessibile ma anche sorridente. Perché, come ha affermato durante il suo intervento a scuola, è il contesto che rende una persona più o meno disabile.

“Ho scoperto che ciò che gli altri vedono in me è la proiezione di ciò che io mostro loro” e Damiano ha voluto mostrare la sua immagine autentica, senza lasciare che l’incidente si portasse via la sua essenza: quella di un uomo sorridente, uno sportivo, adesso marito e padre, che vuole vivere la sua vita con gioia e pienezza.

Ultimo aggiornamento

18 Febbraio 2025, 11:21